L’avvento dei social media ha rappresentato una novità che ha modificato le strategie di marketing delle imprese. Ma quanti sono coloro che li utilizzano per entrare in contatto con i luoghi della cultura? A dare la risposta è il decimo Rapporto condotto dall’Associazione Civita, con la collaborazione di Unicab: secondo i risultati di #Socialmuseums.

Social media e cultura fra post e tweet – questo il nome dell’indagine – sono circa nove milioni gli italiani (il 36,6% degli intervistati), in prevalenza fra i 25 e i 44 anni, che impiegano i social media per entrare in relazione con le istituzioni culturali.

La ricerca è stata condotta mediante questionario su un campione di 1.112 utenti tra i 18 e i 65 anni di età, corrispondenti a circa 24 milioni su un numero complessivo di 36,5 milioni italiani che utilizzano i social media. In termini d’intensità delle relazioni, dal Rapporto di Civita emerge che le donne sono più propense a rapportarsi alle realtà culturali mediante i social media, ad esclusione della fascia tra i 25 e i 44 anni in cui è più alto il numero degli uomini. Se la ricerca di contatto riguarda per il 47,8% direttamente gli artisti, tra i luoghi culturali, ad avere un pubblico online più fedele e affezionato sono gli enti lirici e musicali (14,8%), seguiti dai musei (10,7%), dai teatri (8,2%), dagli spazi espositivi (7%) e, infine dalle biblioteche (6,6%).

Scarsa l’interazione finalizzata all’acquisizione di informazioni per la prenotazione o l’acquisto del biglietto d’ingresso: gli utenti impiegano i social soprattutto per la fruizione virtuale e per scaricare materiali messi a disposizione dalle organizzazioni culturali, mentre la funzione di “user-generated content”, vale a dire di creazione di foto, video e altri contenuti da parte degli utenti, in Italia risulta ancora marginale.

L’indagine, curata da Luca De Biase, fondatore e caporedattore di Nòva, e Pietro Antonio Valentino, vicepresidente del comitato scientifico di Civita, sarà illustrata domani all’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma, alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini.

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