Turismo, un altro Natale difficile per le guide turistiche

Migliosi, ConfGuide: "Purtroppo l'inasprimento delle restrizioni e la trafila burocratica necessaria per atterrare in un altro paese rende tutto molto complicato e scoraggia i viaggiatori."

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La parola d’ordine per la prossime vacanze di Natale sembra “prudenza” e nei fatti ciò si tramuta in un calo prossimo al 20% sia degli italiani in viaggio sia del giro di affari. Lo si legge in una indagine realizzata da ACS Marketing Solution e pubblicata sul portale confcommercio.it.

La motivazione principale per la vacanza natalizia saranno riposo e relax (70,6%), mentre il 47,2% ne approfitterà per raggiungere la propria famiglia. Le attività principali saranno le passeggiate (59,6%), gli eventi enogastronomici (16%), escursioni e gite (14,2%) e la partecipazione a eventi tradizionali e folkloristici (7%).

Chi non trascorrerà neanche una notte fuori casa a Natale e/o Capodanno non lo farà soprattutto per motivi economici (48%). Poi per motivi familiari (34,3%) e di salute (15,8%), mentre il 12,6% non andrà in vacanza per paura del contagio.

Maria Paola Migliosi, presidente nazionale ConfGuide

“In realtà è di nuovo tutto fermo” – dichiara Maria Paola Migliosi presidente di ConfGuide alla Nazione – “Purtroppo l’inasprimento delle restrizioni e la trafila burocratica necessaria per atterrare in un altro paese rende tutto molto complicato e scoraggia i viaggiatori. E’ difficile avere un quadro chiaro al momento anche perchè tutti prenotato last second. La situazione lavorativa delle guide turistiche è drammatica, il nostro settore è stato particolarmente colpito a causa dell’emergenza sanitaria ed i ristori ricevuti non permettono a tanti di noi di affrontare serenamente il futuro. I numeri dicono che i livelli pre Covid sono ancora molto lontani, e la ripresa del turismo sembra essersi nuovamente fermata.”

Le regole che cambiano quotidianamente sembrano disorientare il turista che proviene dall’estero, città d’arte come Venezia, Firenze e Roma sono sommerse da una pioggia di disdette, l’incertezza regna sovrana e le guide turistiche sono il primo termometro di questo problema.

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