Questa in sintesi la posizione di Confguide – Federazione Nazionale Guide Turistiche che chiede al legislatore che si avvii subito il riordino complessivo della normativa relativa alla professione di guida turistica.
Per Confguide occorre per questo perseguire i seguenti obiettivi, concreti e realizzabili:
• Riconoscibilità nel mercato della figura professionale sulla base di competenze e formazione;
• Valorizzazione e riconoscimento della figura professionale da parte della PA non solo nel Turismo, ma anche nel settore Cultura
• Aggiornamento professionale continuo orientato ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti con attenzione anche alle competenze trasversali determinanti per la competitività (competenze manageriali, digitali, etc)
• Qualità uniforme su tutto il territorio nazionale
• Lotta all’abusivismo
• Equo compenso delle prestazioni e regole di condotta uguali per tutti
Per raggiungere questi obiettivi occorre che il Legislatore una volta per tutte intervenga con provvedimenti che consentano di rendere uniforme l’esercizio della professione in Italia e di introdurre un’unica abilitazione nazionale da conseguire con un solo esame di Stato.
Confguide dice “basta!” a corsi ed esami abilitanti, regionali o provinciali!
Confguide chiede anche una definizione certa della nostra figura professionale contro ogni tentativo di introdurre figure di guide surrogate (che creano incertezza e sono ai limiti della legittimità) e contro ogni forma di abusivismo.
Confguide ne è convinta e ribadisce anche l’importanza della formazione, dedicata e successiva alla abilitazione per dare alle guide leve competitive importanti per qualificarsi e distinguersi sul mercato.
Confguide ha da sempre partecipato al dibattito tecnico e pubblico con queste convinzioni e ribadisce con forza e convinzione che non si può spettare! Le nostre guide associate vogliono risposte che permettano di superare le numerose incertezze che da troppo tempo ormai riguardano il settore.