Mercoledì 17 ottobre il ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio ha incontrato in audizione le rappresentanze nazionali delle associazioni di categoria delle guide turistiche in merito al riordino normativo delle professioni del turismo.
La posizione di Confguide – Confcommercio è stata presentata al Ministro dalla vicepresidente vicaria Valeria Gerli e dalla presidente Maria Paola Migliosi la quale, nel corso del proprio intervento ha ribadito: «in uno scenario turistico come quello attuale, così ricco di grandi e veloci cambiamenti nazionali e internazionali, la globalizzazione ha avuto un impatto notevole sugli operatori turistici. Il nuovo trend ha innovato profondamente il modo di lavorare degli operatori del settore, tanto nelle professioni culturali, quanto in quelle di carattere più propriamente commerciale e in questo panorama, la guida turistica è coinvolta in pieno. Per questo Confguide ha commissionato ad Isnart la ricerca di portata nazionale sulla professione di guida turistica, per rilevare scientificamente le caratteristiche professionali delle guide italiane abilitate. Alla luce dei dati rilevati dalla ricerca – la prima, in Italia, sulle professioni turistiche- riteniamo che la strada da percorrere per le guide “del futuro” non possa prescindere da un sempre maggiore innalzamento del livello di qualificazione, anche attraverso una revisione normativa aperta a nuove conoscenze e competenze specifiche. Verso questa direzione vanno ad esempio i corsi di approfondimento sul turismo enogastronomico promossi da Confguide secondo le linee strategiche del PSE 2017-22 e presentati al Mibact nel 2017, già attivati in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia e Toscana».
Anche le difficoltà insistenti sulla categoria sono state poste all’attenzione del Ministro, prima fra tutte la problematica dell’abusivismo della professione «sia “istituzionalizzato” per tramite di associazioni, onlus o cooperative, sia improvvisato da free tours o altre proposte della sharing economy» precisa la presidente Migliosi, che conclude: «Nell’attuale scenario la necessità non è quella di stravolgere il ruolo della guida turistica, ma di rinnovarlo, rendendolo qualificato e pronto a recepire le sfide del cambiamento globale e trasformarle in opportunità».