Configuide, nell’ambito dei meeting istituzionali che sono in corso al MIBACT con i rappresentanti delle varie professioni e settori del mondo del turismo, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una legge che stabilisca requisiti univoci in tutta Italia sia per l’accesso alla professione sia per il suo esercizio, senza ulteriori esami e incombenze procedurali e burocratiche per le guide già abilitate in Italia.

“Chiediamo una riforma organica e complessiva che tenga conto dell’attuale contesto reale di riferimento e definisca una guida turistica unica per tutto il territorio nazionale, laureata e altamente qualificata, riconoscibile e facilmente identificabile – afferma Paola Migliosi, Presidente nazionale di Confguide – senza limitare le possibilità di esercizio di quella che per definizione è e deve rimanere una professione libera”.

Confguide non vuole in nessun modo tornare indietro ripristinando suddivisioni territoriali di esercizio della professione interne all’Italia, che danneggerebbero tutti quei professionisti che legittimamente operano come “guide nazionali italiane” a seguito della legge 97/2013. Tale legge ha determinato una evoluzione positiva per la professione, consentendo alle guide nazionali di lavorare su tutto il territorio alle medesime condizioni delle guide europee che operano in Italia.

La Federazione auspica, inoltre, che il MIBACT risolva presto gli ostacoli che condizionano fortemente l’attività delle guide con alcuni interventi pratici, tra cui il rilascio di un tesserino professionale unico per tutte le guide italiane al fine di contrastare in maniera efficace il problema urgente dell’abusivismo, un elenco unico di tutte le guide turistiche italiane abilitate e in attività e il riconoscimento alle guide turistiche abilitate del loro diritto di accedere gratuitamente a musei, siti archeologici e culturali in generale, anche a scopo di formazione personale.

Confguide ha, infine, ribadito l’impegno a portare avanti il proficuo dialogo già avviato con il MIBACT per far emergere qualità, professionalità e trasparenza nell’esercizio della professione di guida turistica, quale alleata principale nella promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale storico e monumentale dell’Italia.

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